Il teatro come terapia

Il teatro è una forma d’arte che coinvolge l’espressione di sé attraverso il linguaggio, il movimento, la voce e la creatività. Il teatro può essere anche uno strumento terapeutico, come lo intendeva Jacob Levi Moreno, il fondatore dello psicodramma.

Moreno riteneva che il teatro fosse un modo per esplorare i conflitti interiori, le relazioni interpersonali, i ruoli sociali e le emozioni represse.

Attraverso il teatro, le persone possono mettersi nei panni degli altri, sperimentare diverse situazioni, liberare la fantasia e la spontaneità, e trovare nuove risorse e soluzioni. Il teatro terapeutico si basa su alcuni principi fondamentali:

  • Il gruppo: il teatro terapeutico si svolge in un contesto di gruppo, dove i partecipanti possono interagire tra loro, condividere le proprie esperienze e ricevere feedback. Il gruppo offre anche un sostegno emotivo e una sicurezza affettiva.
  • Il ruolo: il teatro terapeutico utilizza il concetto di ruolo, inteso come l’insieme delle aspettative, dei comportamenti e delle credenze che una persona assume in una determinata situazione. Il ruolo può essere reale o immaginario, consapevole o inconscio, coerente o contraddittorio. Il teatro terapeutico permette di esplorare i propri ruoli e quelli degli altri, di modificarli, di crearne di nuovi e di integrarli in una visione più ampia di sé.
  • La scena: il teatro terapeutico si serve della scena come spazio simbolico dove rappresentare le proprie storie, i propri conflitti, i propri desideri e le proprie paure. La scena può essere allestita con oggetti, costumi, musiche e luci che aiutano a creare l’atmosfera e a stimolare l’immaginazione. La scena può essere anche improvvisata, seguendo le indicazioni del regista o del terapeuta.
  • L’azione: il teatro terapeutico si basa sull’azione come modalità espressiva e trasformativa. L’azione coinvolge tutto il corpo e la mente, e permette di esprimere ciò che non si riesce a dire con le parole. L’azione favorisce anche la catarsi, ovvero la liberazione delle tensioni emotive accumulate. L’azione può essere drammatica o comica, realistica o fantastica, individuale o collettiva.
  • La riflessione: il teatro terapeutico prevede un momento di riflessione dopo ogni scena o sessione, dove i partecipanti possono commentare ciò che hanno vissuto, condividere le proprie sensazioni e pensieri, elaborare i significati e le implicazioni delle proprie azioni e dei propri ruoli. La riflessione aiuta a integrare l’esperienza teatrale nella propria vita quotidiana e a promuovere il cambiamento personale.

In conclusione, il teatro può essere uno strumento terapeutico come lo intendeva Moreno perché offre la possibilità di conoscere meglio se stessi e gli altri, di esprimere la propria creatività e autenticità, di affrontare i propri problemi in modo ludico e dinamico, e di scoprire nuove potenzialità e opportunità.