Il profeta dello psicodramma

Il profeta dello psicodramma di Jacob Levi Moreno è l’autobiografia del fondatore della psicoterapia di gruppo, che ha rivoluzionato il campo della psicologia con il suo approccio innovativo e creativo.

Nel libro Moreno racconta la sua vita e le sue opere, dalle sue origini in Romania alla sua emigrazione negli Stati Uniti, passando per le sue esperienze in Europa e in Medio Oriente.

Il testo illustra anche le principali tecniche di Moreno, tra cui il teatro della spontaneità, una forma di espressione artistica basata sull’improvvisazione e sulla partecipazione attiva degli spettatori, che mira a liberare la creatività e l’energia degli individui e dei gruppi, favorendo la comunicazione, la comprensione e la trasformazione.

Sempre sul teatro è basato il metodo che ha reso Jacob Levi Moreno uno dei più influenti psichiatri e psicoterapeuti del XX secolo: lo psicodramma, una forma di terapia di gruppo basata proprio sull’uso del teatro e dell’improvvisazione.

Moreno era nato a Bucarest, in Romania, nel 1889, da una famiglia di origine ebraica sefardita. Fin da giovane si interessò alla filosofia, alla letteratura e al teatro ma nel 1909 si trasferì a Vienna per studiare medicina e filosofia. Qui entrò in contatto con la vivace scena culturale e artistica della città, frequentando personalità come Freud, Adler, Schnitzler e Kafka.

Moreno fu affascinato dal potere del teatro come strumento di espressione e di trasformazione sociale, e iniziò a sperimentare forme di teatro spontaneo e partecipativo nelle piazze, nei parchi e nei caffè della città. Queste esperienze lo portarono a sviluppare il concetto di “teatro della spontaneità“, che considerava il precursore dello psicodramma.

Nel 1925 Moreno emigrò negli Stati Uniti, dove continuò la sua attività di medico, psichiatra e innovatore sociale. A New York fondò il Theatre of Action, il primo teatro sperimentale americano, e il Beacon Hill Sanitarium, una clinica psichiatrica dove applicò il suo metodo dello psicodramma ai pazienti.

Moreno elaborò anche la teoria della sociometria, uno studio scientifico delle relazioni interpersonali basato sull’analisi delle preferenze e delle scelte dei singoli individui all’interno di un gruppo. La sociometria diede poi origine alla sociodinamica, una disciplina che si occupa di favorire la cooperazione, la creatività e la democrazia nei gruppi umani.

La sociometria di Moreno

La teoria della sociometria di Jacob Levi Moreno è una disciplina che studia le relazioni interpersonali all’interno di un gruppo sociale, con l’obiettivo di misurare e migliorare il benessere e la produttività dei suoi membri. Moreno introdusse il termine “sociometria” nel 1934, definendolo come “la scienza che misura il grado di attrazione o rifiuto che esiste tra i membri di un gruppo“.

La sociometria si basa sull’idea che gli individui tendono a formare legami affettivi con alcune persone piuttosto che con altre, e che questi legami influenzano il comportamento, le emozioni e le prestazioni dei singoli e del gruppo.

La sociometria utilizza diversi metodi per raccogliere e analizzare i dati sulle relazioni interpersonali, tra cui i test sociometrici, i sociogrammi e i sociodrammi.

Test sociometrici

I test sociometrici sono dei questionari che chiedono ai partecipanti di esprimere le loro preferenze riguardo a chi vorrebbero avere come amico, come compagno di lavoro, come leader, ecc. mentre i sociogrammi sono delle rappresentazioni grafiche delle relazioni interpersonali, in cui i partecipanti sono indicati con dei punti e i legami con delle linee.

Infine i sociodrammi sono tecniche di drammatizzazione che permettono ai partecipanti di esplorare e modificare le loro relazioni attraverso il gioco di ruolo.

La teoria della sociometria di Moreno ha diverse applicazioni pratiche in ambito educativo, organizzativo, clinico e sociale.

Ad esempio, può supportare la formazione di gruppi di lavoro più coesi e collaborativi, e contribuire a prevenire e risolvere i conflitti interpersonali, a promuovere l’integrazione e l’inclusione sociale, a facilitare il processo terapeutico e a stimolare la creatività e l’innovazione.

Moreno è morto nel 1974, lasciando in eredità oltre 60 libri e centinaia di articoli scientifici e letterari. La sua autobiografia è una fonte preziosa per conoscere la personalità e il pensiero di uno dei pionieri della psicoterapia moderna.